17 ago 2015

MOBILE LIBRERIA DELL'OTTOCENTO INVECCHIAMENTO E LUCIDATURA





INVECCHIAMENTO E LUCIDATURA 
FASI FINALI DELLA RIEDIZIONE COPIA DI UN MOBILE DELL'OTTOCENTO, DEL POETA.

L'ultima operazione che richiede il mobile è l'invecchiamento e la lucidatura. Tutti si domandano come si invecchia un mobile fatto con legno nuovo, la risposta sta nell'utilizzare per prima cosa le mani e attrezzi manuali per la ripulitura finale. Pialletti lesine e come mi ha insegnato il mio zio Gnaso, scomparso oramai da tempo, usare dei piccoli pezzi di vetro ricavati da vetri rotti e irrecuperabili di vecchie finestre: si incide la costa del vetro con una lima e se ne ricava un piccolo pezzo convesso che taglia molto bene e ripulisce il legno in modo molto spontaneo, come fa il tempo. Anche la cartavetra usata con malizia per smussare gli angoli vivi serve a dare un  risultato adatto, si possono usare anche altri stratagemmi come oggetti di ferro riscaldati buttati a caso sopra le tavole di legno, lasciando varie bruciature, questa operazione, alquanto a mio avviso poco appropriata, si fa su piani di tavoli o piani di cassettoni e credenze. Tanti anni fa quando il tarlo non faceva terrore, come adesso, qualcuno si divertiva a sparargli qualche colpo con il fucile da caccia caricato a pallini, per dare il senso del legno vecchio, altri tempi...
La cosa comunque più difficile e dare un colore e patina che deve far sembrare il legno di una certa età.
Le sostanze che si usano comunemente sono i mordenti all'acqua di vario colore, si devono aggiustare al bisogno e al tipo di legno, per quanto riguarda il massello si può usare anche della calce che invecchia il legno, perchè contiene  ammoniaca, questa va lasciata asciugare sopra le tavole, rimossa ripulita con paglietta fine, si ha un buon risultato. Altra operazione è usando il bicromato di potassio sciolto in acqua e mescolato con del mordente all'acqua per dargli un tono rosso marrone. Il bicromato di potassio lo uso per invecchiare intarsi, per fare un esempio; un intarsio di acero su piano di noce con questa sostanza l'acero mi prende una colorazione giallognola e il noce la tonalità del noce antico. A molti miei "colleghi che lavorano il legno" ho consigliato di adoperare questa sostanza indicando anche le dosi ma non sono rimasti molto soddisfatti, il perchè è presto detto la bilancia pesa più sul fare il falegname contro la mia sensibilità di restauratore di mobili, lavoriamo il legno ma la cultura e il modo di lavorare e completamente diversa.

Il restauratore alla fine deve usare bene il pennello e dosare bene i colori.
La lucidatura, che è l'ultima operazione, si deve stendere la gommalacca a pennello, che come tutti sanno va preparata e lasciarla decantare in alcol per molto tempo, più è vecchia meglio è. E per finire una buona cera o una lucidatura a tampone "alla Francese"a secondo del tipo e dello stile dei mobili, in questo caso cera e olio di gomiti.

al prossimo lavoro

delseresanti@gmail.com

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